Crescere con le competenze – Conclusi i moduli del progetto PON/FSE “Competenze di base”
Lunedì 3 giugno 2019 nell’auditorium “F.lli Asta” dell’I.C. “Gianni Rodari” il Dirigente scolastico, Pietro Rotolo, e i docenti impegnati nei moduli del progetto PON/FSE “Competenze di base” hanno incontrato i genitori e gli alunni che stanno hanno frequentato i moduli dei Piani integrati “Crescere con le competenze” e “Una competenza tira l’altra”, nell’ambito del Bando Prot. AOODGAI n° 1953 del 21/02/2017“Potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa. Scuole dell’Infanzia e Scuole del I e del II Ciclo. (Asse I – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia – linguaggi e multimedialità – espressione creativa- espressività corporea).
I progetti in chiave innovativa a supporto dell’offerta formativa hanno coinvolto gli alunni di tutti e tre i gradi presenti nel nostro istituto: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado dal mese di novembre al mese di aprile.
La scuola, da tempo impegnata nell’attivazione di progetti innovativi per innalzare le competenze di base in italiano, matematica e lingua inglese, ha utilizzati i fondi europei per potenziare gli interventi finalizzati all’innalzamento delle competenze chiave.
In particolare il progetto nel suo complesso è stato un’occasione per:
- Offrire pari opportunità, contrastando le disuguaglianze socio-culturali;
- Garantire conoscenze, abilità e competenze significative e sistematiche;
- Combattere i fenomeni di disagio per minimizzare la dispersione;
- Potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, alla lingua inglese;
- Sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;
- Potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali;
- Rafforzare la propria identità individuale o di gruppo non in contrapposizione, ma in comunicazione con gli altri;
- Sviluppare una personalità curiosa, attenta, disponibile, democratica, sensibile;
- Promuovere la cittadinanza europea attraverso lo sviluppo di una cultura della partecipazione, dell’incontro, del confronto e dell’inclusione.
L’azione formativa dei vari moduli (4 nella scuola dell’Infanzia, 4 nella scuola primaria e 5 nella scuola secondaria di I grado) si è espressa in via prioritaria attraverso una progettualità mirata che ha offerto strumenti qualificati e diversificati per consentire agli alunni di riconoscere i propri talenti, acquisire competenze specifiche, affinare capacità di valutazione.
I moduli hanno contribuito a creare le condizioni di sviluppo di processi di insegnamento-apprendimento più flessibili e più aperti all’innovazione metodologica e didattica con la creazione di ambienti di apprendimento diversificati.
Le attività laboratoriali, inoltre, sono state strutturate sulla base di proposte progettuali, calibrate sulla base dei bisogni degli alunni e del territorio, coerenti con l’analisi del contesto condotta nell’ambito del RAV (Rapporto e di Autovalutazione) e del PdM (Piano di Miglioramento).
Le proposte progettuali, pertanto, si sono caratterizzate per la qualità pedagogica, per gli approcci innovativi, per la promozione di una didattica attiva e laboratoriale, per la coerenza con il PTOF e per l’inclusività degli alunni in condizioni di svantaggio.
Le figure professionali coinvolte, tutor ed esperti, hanno adottato azioni mirate a promuovere negli alunni un apprendimento significativo, improntato a metodologie attive e collaborative, anche avvalendosi delle risorse digitali.
I Progetti sono stati altresì qualificati dagli accordi di rete stipulati con le scuole del territorio, l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” e l’I.I.S.S. “Bellisario-Sforza.
Le reti hanno permesso di:
- realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, il miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione, la promozione di contenuti e modelli didattici innovativi;
- mettere a disposizione servizi e/o strutture propri della singola istituzione scolastica, che vadano a vantaggio degli alunni dell’altra.
L’accordo ha visto la condivisione di: attrezzature, tecnologie, laboratori, risorse umane.
Nella scuola dell’Infanzia si sono effettuate attività condivise in attività ludico-motorie nel modulo “Passo dopo passo”; nella scuola secondaria di I grado si sono effettuati giochi matematici nell’ambito del modulo “La matematica è servita” e attività di ricerca sul territorio con condivisione di attrezzature e laboratori nell’ambito del modulo grado “Leggere e scrivere che passione!”.
Gli alunni hanno frequentato assiduamente e hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto, come si evince dai risultati dei questionari di gradimento, tabulati dalla Referente della valutazione, Ins. Raffaella Intini.
I questionari hanno permesso una rendicontazione degli impegni assunti, dell’uso delle risorse, dei risultati conseguiti, degli effetti prodotti nell’ambito di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.), finalizzato al miglioramento delle performances.
Il monitoraggio condotto anche presso un campione di genitori ha evidenziato: l’efficacia degli interventi e il loro ritorno in termini di miglioramento della qualità della didattica, l’aumento della motivazione degli alunni.
Al termine della rendicontazione delle attività, agli alunni è stato consegnato l’attestato su cui è stato riportato l’articolazione del modulo ed i relativi contenuti.
L’attenzione alla qualità della didassi espressa nei vari moduli, in una prospettiva di personalizzazione, ha permesso di far recuperare agli alunni conoscenze e abilità basilari per la costruzione delle competenze fondamentali e ad accrescerne la fiducia nelle proprie capacità, nell’ottica di dare a tutti, richiamando i principi di Comenio e di don Milani, secondo le proprie potenzialità e di garantire con la scommessa sulla progettualità per competenze la “democrazia cognitiva” (P. Perrenoud).
Rocchina GENTILE
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