Concluso il progetto PON/FSE “La mia bussola”: orientare il proprio futuro
La finalità fondamentale della scuola è, utilizzando la locuzione di Delogu, “coltivare l’umanità”, accompagnando il soggetto in evoluzione nel proprio percorso di crescita e di sviluppo. Ciò affinché egli sappia cogliere tutti i cambiamenti che si presentano e possa riprogettare sempre se stesso senza mai perdere, in base alle nuove richieste, la sua unità e identità.
L’orientamento assume un posto di assoluto rilievo nella progettazione educativa dell’istituto che ha recepito da tempo la strategia dell’Unione Europea nel campo dell’istruzione la quale mira ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva con il contrasto della dispersione scolastica.
Le cause principali dell’insuccesso formativo a livello di scuola secondaria di secondo grado e di università, infatti, vanno ricercate soprattutto nella scarsa consapevolezza che gli studenti hanno delle proprie potenzialità ed attitudini, dell’offerta formativa complessiva del sistema d’istruzione, delle prospettive di sviluppo economiche e delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro.
L’orientamento scolastico in questo momento storico-sociale di transizione è uno dei fattori strategici di sviluppo del Paese: è chiaro, infatti, come sia fondamentale l’educazione alla scelta, alla conoscenza di sé e delle proprie vocazioni, la conoscenza delle opportunità del territorio e delle nuove frontiere dello sviluppo, la prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, al fine di garantire le migliori opportunità di crescita culturale, economica e sociale alle nuove generazioni.
Cogliendo l’opportunità del Bando Prot. AOODGAI n° 2999 del 13/03/2017 “Orientamento formativo e rio-orientamento”, il nostro istituto ha ricevuto i finanziamenti per la realizzazione del progetto “La mia bussola” – codice identificativo del Progetto 10.1.6A-FSEPON-PU-2018-312, comprendente 5 moduli formativi rivolti ad alunni di classe 2^ e 3^ di scuola secondaria di I grado.
Le attività svolte, sono state coerenti con l’offerta formativa e sono state caratterizzate dall’ innovatività e dalla qualità pedagogica, in termini di metodologie, strumenti, impatti, nell’ottica di una didattica aperta al territorio e alle esperienze, al fine di promuoverne l’autonomia e la capacità di scelta degli studenti.
I moduli (“Cosa sarò da grande”, “Il filo di Arianna”, “Eureka”, “Mi guardo allo specchio: questo/a sono io”, “Una bussola tra le mani”) sono stati realizzati attraverso la didattica attiva e laboratoriale.
I ragazzi hanno realizzato esperienze diversificate e hanno fruito delle lezioni di docenti esperti di scuola secondaria di II grado degli Istituti del territorio “Lentini-Einstein” di Mottola, “De Ruggieri” di Massafra e “Bellisario – Sforza” di Palagiano-Ginosa.
I laboratori attivati di avvicinamento alle discipline umanistiche (psico-pedagogiche, italiano, latino e greco, lingue straniere), scientifiche (matematica, fisica e chimica), tecnologiche (informatica) ed economiche hanno offerto un imput alla scoperta delle vocazioni: hanno permesso alle studentesse e agli studenti esperienze significative, collegate con la ricerca, con l’esperienza quotidiana, con il mondo del lavoro, in una prospettiva multi e inter-disciplinare.
I percorsi hanno visto la collaborazione di diversi attori della comunità educante tra i quali l’Associazione “ARCI- KOINE’” con la quale si sono effettuati incontri e attività laboratoriali finalizzati ad azioni di accoglienza e di sostegno linguistico per minori stranieri non accompagnati e per studenti stranieri di recente immigrazione, con attività di supporto all’integrazione scolastica dei minori in oggetto e la promozione di iniziative sui temi dell’intercultura e della mediazione culturale.
Si è trattato, quindi, di un progetto teso al riconoscimento delle vocazioni degli studenti in una prospettiva di interazione proficua con la realtà scolastica, economica e culturale territoriale che avanza richieste di formazione e di professionalità con le quali i nostri studenti devono misurarsi.
Le attività sono state, altresì, un’occasione per una riflessione della scuola sui processi di miglioramento da attuare del curricolo di studio, all’interno del quale attivare iniziative di orientamento capaci di aiutare gli alunni nelle loro scelte e di soluzioni innovative aperte a una “cittadinanza responsabile”.
Il progetto ha pertanto spostato il baricentro formativo verso la centralità della persona e del suo diritto ad apprendere secondo capacità e attitudini per essere protagonisti di un personale progetto di vita perché compito della scuola è insegnare a vivere (J. J. Rousseau).
Rocchina GENTILE
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