La memoria non muore mai
In data 25.05.2023 i nostri ragazzi della scuola secondaria di prima grado “Nicola Ruffo”, hanno partecipato ad un importante incontro che ha visto come protagonisti Giampiero Gregori, capo scorta del magistrato Antonino Caponnetto, e Angelo Corbo, medaglia d’oro al valore civile e sopravvissuto alla strage di Capaci. La loro presenza sul nostro territorio è stata resa possibile grazie alle iniziative che il Comune di Palagiano ha patrocinato, da lunedì 22 a domenica 28 maggio, nell’ambito della “Settimana della Legalità”. Si tratta di iniziative finalizzate alla promozione della Legalità e organizzate dall’associazione Luce & Sale, dall’Arcipretura Curata Maria SS. Annunziata e dalla Consulta delle Associazioni di Palagiano. I docenti del nostro Istituto, nei giorni precedenti il convegno, hanno preparato i ragazzi attraverso ricerche e studi sulla Mafia partendo anche dall’etimologia di questo termine. “Ma quando e dove nasce la mafia? Sì, la mafia è nata in Italia: più precisamente, pare che già nell’Ottocento ce ne fosse traccia, perché il termine “mafiusu” era comparso in un dramma teatrale del 1863 in scena a Palermo. Cosa Nostra esisteva quindi già nel diciannovesimo secolo, si pensa agli inizi. Originariamente il fenomeno era nato come un’organizzazione di proprietari terrieri locali che aveva esteso il proprio controllo a qualsiasi ambito della società. Questi padroni, servendosi di uomini violenti e pronti a tutto, decidevano chi doveva essere eletto, chi doveva lavorare e chi, avendo mancato di rispetto, doveva essere punito”. Il Dirigente scolastico, prof. Vito Cuscito, ha introdotto gli ospiti illustrando ai ragazzi quali sono state le caratteristiche principali che hanno caratterizzato, alla fine del XX secolo, la lotta generosa e cruenta che magistrati ed agenti delle loro scorte, hanno sostenuto contro un pericolosissimo nemico, sanguinario e senza scrupoli, quale la Mafia. I nostri studenti hanno rivolto varie domande ai due ospiti speciali, hanno ascoltato la loro testimonianza con grande attenzione, dimostrando di aver compreso di essere davanti ad una pagina di storia con cui interagire e, coadiuvati dai docenti Zilio Nicola e Turco Barbara, hanno realizzato dei cartelloni che hanno caratterizzato l’auditorium della scuola Rodari dove si è tenuto il convegno. Gli agenti “eroi” Corbo e Gregori svolgono una missione preziosa: girare l’Italia e parlare nelle scuole perché sapere e ricordare è fondamentale per sconfiggere questo male chiamato Mafia. Prezioso è stato il racconto di Corbo e degli anni successivi alla strage di Capaci, anni di profonda sofferenza per lui, in cui essere sopravvissuto sembrava più un macigno che altro. Gregori ha raccontato la passione per il suo lavoro, il suo combattere per un nemico invisibile e di aver protetto il magistrato Caponnetto che, per lui ed i suoi “fratelli” della scorta, era come un nonno. Per entrambi, poter parlare nelle scuole di queste cose, raccontare la storia vissuta significa tenere vivo un messaggio importante che può davvero aiutare a cambiare le cose. E’ stata più volte sostenuta la necessità di mantenere viva la memoria di quello che è stato, lavorando affinché tutto possa cambiare. Concludo riportando il monito rivolto ai nostri ragazzi:”siate forti, coraggiosi e vivete da protagonisti e non da spettatori”.
Prof.ssa Simona Guagnano