“PretenDiamo legalità”, la Polizia di Stato incontra gli alunni di quinta della primaria ed una classe della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Palagiano
Nell’ambito del progetto “PretenDiamo legalità”, promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il MIUR, con l’obiettivo di educare i giovani alla legalità, mercoledì 23 marzo nell’auditorium del plesso “Rodari”, si è tenuto il primo incontro in-formazione/dibattito con due rappresentanti della Polizia di Stato della Questura di Taranto, il sovrintendente Pierpaolo Colella e l’assistente Valerio Sebastio.
Dopo una breve presentazione del Progetto da parte del Preside Prof. Vito Cuscito, per “verificare” le conoscenze, sono state rivolte agli alunni alcune domande del tipo: quali e cosa sono i poteri dello Stato, quali sono le forze dell’ordine presenti sul territorio nazionale e i compiti che svolgono; i ragazzi hanno risposto correttamente e con tanto entusiasmo.
Gli agenti di polizia hanno spaziato tra diverse tematiche: i poteri dello Stato, le forze dell’ordine e poi hanno approfondito i temi del Bullismo e del Cyberbullismo. Da un primo approccio sulla conoscenza delle reti e dei dispositivi di connettività si è poi passati a parlare delle potenzialità comunicative del web e della community online da sfruttare, però, in sicurezza e senza correre rischi.
Cyberbullismo e cybermolestie gli argomenti che hanno coinvolto maggiormente la platea e da cui sono scaturiti importanti spunti di riflessione e confronto. Per responsabilizzare i ragazzi sulle conseguenze delle proprie azioni, non sono chiaramente mancate indicazioni sull’uso consapevole della rete e dei social network, sul rispetto della privacy propria e altrui, sui pericoli derivanti dalla dipendenza dal gioco online.
Al grande entusiasmo mostrato dai ragazzi, i poliziotti hanno risposto cercando di soddisfare le tante e curiose domande anche attraverso racconti di esperienze professionali.
E’ doveroso ringraziare il Corpo di polizia che attenzionato il nostro progetto, il Dirigente Scolastico che ha creduto nel progetto e nella professionalità degli insegnanti coinvolti nell’iniziativa, le insegnanti delle classi quinte A, B, C e D di scuola primaria: Genovese Gianna, Mignozzi Michelle, Polignano Ida, Oliva Nunzia, Palazzo Grazia, Busto Nunzia, Pulli Rosalba, Lomonaco Eugenia e la professoressa Favale Cinzia con la classe 2^C della scuola secondaria di I°.
“L’illegalità è come una piovra che non si vede: sta nascosta, sommersa, ma con i suoi tentacoli afferra e avvelena, inquinando e facendo tanto male” (Papa Francesco)
Gravina Pompea (referente educazione alla legalità)