Ultima modifica: 30 Novembre 2021

#EDUCARE ALLA NON VIOLENZA: IL RODARI RISPONDE

Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999. In questa data l’Onu invita tutti gli Stati a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne, soprattutto in ambito scolastico ed educativo. La Giornata del 25 novembre ricorda a tutti che gli abusi di ogni tipo costituiscono una violazione dei diritti umani, un impedimento del principio di uguaglianza e un ostacolo alla formazione di una coscienza personale e sociale fondata sul rispetto della persona umana. Per educare alla non violenza è necessario lavorare fin dall’infanzia sulla creazione di relazioni positive e paritarie. 

Affrontare con bambini, bambine e adolescenti i temi dell’educazione al rispetto, fornendo la possibilità di sperimentare un ambiente accogliente e non giudicante, consentirà loro di procedere verso una destrutturazione dei ruoli e delle relazioni basate su stereotipi per poter sperimentare modalità di relazione con sè stessi e con l’altro basate su criteri di libertà e responsabilità e di costruire una società accogliente, inclusiva e non violenta

Quest’anno le indicazioni del MIUR hanno preso in considerazione l’articolo 3 della nostra Costituzione, il nostro Istituto ha accolto l’invito sviluppando in alcune classi di scuola primaria, il tema, adattandolo naturalmente all’età degli scolari.

Nelle classi 1^A e 1^B le insegnanti hanno proposto la tematica utilizzando parole semplici ed esempi vicini al loro vissuto, letto l’articolo 3 della Costituzione e ascoltato alcuni versetti della Bibbia e realizzato alcune attività grafiche.

Nella 3^A dopo una lunga conversazione sulle cause che portano l’uomo a reagire in modo violento gli alunni hanno poi inventato un acrostico con la parola VIOLENZA.

Nella 3^B l’insegnante ha letto una poesia di Rita Sabatini e poi avviato una conversazione con la realizzazione finale di un’attività grafica.

Nella 4^B sono state svolte alcune riflessioni sull’importanza del rispetto delle regole e delle persone per una convivenza civile basata sull’accettazione della diversità intesa come arricchimento di tutti.

Nelle 5^A e 5^B le insegnanti hanno avviato un dibattito che ha poi scaturito una riflessione, partendo dalla visione del video “LA MATITA MAGICA DI MALALA”, hanno visionato un cortometraggio realizzato da ragazzi di un Istituto superiore e inventato uno slogan e analizzato una poesia di Rita Sabatini, avviato la conversazione e analizzato i motivi che spingono gli uomini a commettere atti spregiudicati nei confronti delle donne e inventato una poesia.

Nella 5^C l’insegnante ha ideato e prodotto un cortometraggio che mette in risalto la violazione dei diritti umani, con particolare riferimento alle violenze sulle donne. Alcuni ragazzi mostrano un cartello con le scarpe rosse poste davanti al viso per mettere in risalto il silenzio nel quale spesso si rifugiano le vittime.

Gli alunni e le insegnanti impegnati nelle attività, hanno indossato il fiocco rosso simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e realizzato le coccarde affisse sulle porte delle classi coinvolte nelle attività.

Si ringraziano gli insegnanti coinvolti nelle varie discipline: D’AMBROGIO FLORINDA, FERENTE LUCIA, GRAVINA POMPEA, MILANO MINA,  RUGGI MATILDE, CARMIGNANO ANNA, MARTELLA CONCETTA, PIZZULLI NICOLA, BASILE LICIA, MANNATRIZIO DEBORAH, VERDERE GINA, PAPPAGALLO ANNA, GENOVESE GIANNA, MIGNOZZI MICHELLE, PALAZZO GRAZIA, BUSTO NUNZIA, PULLI ROSALBA, DELL’AQUILA CONCETTA, CAMPANELLA MIRELLA, FRISINO ANNAMARIA, LOMONACO EUGENIA, OLIVA NUNZIA e soprattutto ringraziamo il nostro Dirigente Scolastico professor CUSCITO VITO per aver sostenuto le idee e le proposte didattiche.

“La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace”. (Kofi Annan)

 La referente alla LEGALITA’

ins. Gravina Pompea




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