Ultima modifica: 18 Novembre 2021

Da quest’anno, la Stampa3D arricchisce l’Offerta Formativa dell’I.C. RODARI

L’uso delle stampanti 3D nelle scuole italiane, anche nelle classi della Primaria e della Secondaria di I grado, sta ricevendo sempre più consensi da parte della comunità scolastica.

La stampa 3D, infatti, non è solo un’efficace pratica laboratoriale ai fini didattici, ma incarna a 360° l’idea di making scolastico.

L’INDIRE, con Decreto del Direttore Generale prot. n. 7922 del 29 marzo 2018, ha avviato da qualche anno una sperimentazione di portata nazionale, alla quale ogni scuola del primo ciclo, dotata di dispositivo di stampa adatto e di docenti con competenze adeguate, può partecipare, nell’ambito della Linea di ricerca 7: “Strumenti e metodi per la didattica laboratoriale”: https://www.indire.it/progetto/maker-a-scuola/la-stampante-3d-nelle-scuola-del-primo-ciclo/

L’idea di fondo è quella di ricostruire l’azione dello sperimentare con attività di making, come ad esempio costruire gli strumenti che servono per imparare (Competenza trasversale “imparare ad imparare”): righelli, squadrette, solidi geometrici, modelli di edifici, gadget didattici, ecc..
Inoltre l’uso della Stampa 3D lascia presagire una connessione fra più argomenti, come coding, robotica, taglio laser e molto altro. Lo sviluppo tecnologico per consolidarsi ha infatti bisogno di convergenza.

Anche l’istituto Comprensivo “G. Rodari” di Palagiano dall’A.S. scorso, nonostante le oggettive difficoltà organizzative e di pianificazione delle attività didattiche, si è dotata di una “3D Printer – Anycubic 4MaxPro2” per inizializzare gli alunni a questa innovativa pratica.

Gli alunni delle classi II e III della Scuola Secondaria di I grado, dopo aver compreso come funziona una stampante 3D, da un punto di vista HW e SW, e come si utilizza, ha iniziato la modellizzazione di forme 3D con il software Autodesk TinkerCAD e con SugarCAD, un applicativo gratuito sviluppato da INDIRE e appositamente pensato per la scuola e ottimizzato per l’utilizzo anche su dispositivi touch.

I ragazzi, sulle ali dell’entusiasmo, hanno dato vita ad un vero laboratorio di prototipazione, in cui la tecnologia si è coniugata perfettamente con la creatività e la collaborazione peer to peer.

Una delle caratteristiche peculiari della didattica laboratoriale con la stampa 3D è quella relativa al carattere di trasversalità disciplinare che può essere ottenuto mediante queste attività, oltre al fatto che tale pratica può fornire suggerimenti per avviare progetti di fabbricazione digitale all’interno delle scuole. E se non bastasse, un approccio didattico di questo tipo può incidere positivamente sulle competenze digitali e i nuovi ambienti per l’apprendimento, sempre più richiesti nel mondo dell’insegnamento.

Di seguito alcuni momenti didattici di modellizzazione in TinkerCAD ed una serie di lavori realizzati dai ragazzi.

D. C. Lentini




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