La lavorazione del cuoio entra in classe
Nell’I.C. “Gianni Rodari” la lavorazione del cuoio entra in classe grazie al “mastro sellaio” Carlo Corigliano.
Momento scolastico davvero unico per gli alunni di 1^C e 1^E dell’I.C. “Gianni Rodari” infatti, sui banchi di scuola non c’erano i quaderni e la lezione non è stata svolta dall’insegnante ma da un abile artigiano del cuoio con i suoi preziosissimi strumenti. Questo quanto avvenuto giovedì 11 febbraio quando i piccoli, con grande stupore, hanno scoperto che sarebbe stata una giornata molto “insolita”.
Lo scopo principale dell’incontro è stato quello di far conoscere a tutti gli studenti, in accordo con la progettazione curricolare, il cuoio tra i tanti materiali di origine naturale e la sua lavorazione artigianale.
I piccoli ascoltatori hanno compreso che il cuoio è un materiale dalla lunga storia e dalla lunga lavorazione. E a distanza di secoli, anche oggi si presenta come un materiale prezioso e pregiato che permette all’artigiano che sa come lavorarlo di creare piccoli capolavori.
La lezione ha catturato l’interesse dei bambini che affascinati dall’argomento, dall’odore inconfondibile e dalla voglia di saperne di più, hanno seguito con attenzione le informazioni che abilmente l’esperto artigiano Carlo Corigliano, mentre effettuava le sue incisioni e cuciture, ha trasmesso agli allievi. Qui gli alunni hanno osservato gli strumenti, tutti molto particolari, per la lavorazione di questo pregiato materiale e la creazione di una cartella dal suo bozzetto. La lezione-laboratorio si è conclusa con un caloroso applauso da parte dei piccoli al mastro sellaio.
Per questa bellissima esperienza molto si deve alla disponibilità del Dirigente Scolastico Prof. Vito Cuscito che ha concesso questo incontro nel rispetto delle norme previste dal Protocollo Anticovid.
Un sentito ringraziamento va al signor Carlo Corigliano che ha dato la sua gratuita disponibilità, ha messo a disposizione, tutto quello che è servito per l’incontro e tanta pazienza nel seguire i bambini.
Ins.Gisonna Teresa