MANIFESTAZIONE FINALE DEL PROGETTO “ERASMUS PLUS HESTIA”: un’esperienza unica e qualificante
“Amare significa scavare uno spazio dentro di sé per accogliere l’altro”.
Questa frase riassume la finalità del Progetto “Erasmus plus Hestia”, conclusosi lunedì 10 giugno 2019 con la manifestazione conclusiva alle ore 18,30 nell’ auditorium “F.lli Asta” del plesso di scuola primaria “Gianni Rodari”.
La scuola con il summenzionato progetto ha beneficiato per il biennio 2017-2019 di finanziamenti europei finalizzati all’esecuzione di attività variegate programmate con i Paesi partner (Grecia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio) con i quali sono state realizzate sei mobilità transazionali:
- EGALEO (Grecia): ottobre 2017
- MAASTRICTH (Olanda): gennaio 2018
- PALAGIANO (Italia): marzo 2018
- BRUXELLES (Belgio): ottobre 2018
- BARCELLONA (Spagna): marzo 2019
- LISBONA (Portogallo): maggio 2019
L’Erasmus, nuovo programma sulla mobilità dell’Unione Europea, infatti, si è snodato in una serie di attività: formazione del personale per la crescita professionale e sviluppo di competenze sulla base dei bisogni e delle necessità rilevate nelle analisi di contesto, mobilità all’estero per alunni e docenti, coinvolgimento delle istituzioni e delle Associazioni del territorio.
Il progetto sulla base dell’European Development Plan, ha esplicitato i bisogni formativi della scuola in termini di sviluppo della qualità e dell’ internazionalizzazione.
Al termine delle due annualità, che ha visto impegnati docenti, alunni e genitori, nella manifestazione finale è stato presentato il bilancio delle attività svolte con l’impatto che ha avuto su studenti e sistema e sull’integrazione con i percorsi formativi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Il progetto ha senz’altro richiesto un notevole impegno poiché ha dispiegato risorse umane, finanziarie, strumentali, come ha affermato il Dirigente scolastico Pietro Rotolo, nel saluto ai presenti.
Il dirigente ha ringraziato tutti coloro che hanno profuso le loro energie per rendere possibile la buona riuscita del progetto sia all’interno della scuola sia ai meeting internazionali.
Tramite indicatori quali l’innovazione didattica vissuta come prassi, la progettualità diffusa, l’affermarsi della cultura della formazione si sono misurati l’impatto e la sostenibilità del progetto.
L’Erasmus plus Hestia si è intersecato altresì con gli interventi inclusivi messi in atto nella nostra scuola volti all’accoglienza e all’integrazione e su obiettivi delineati nel Piano di Miglioramento, da perseguiti in una prospettiva trasversale negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie per dare risposte adeguate ai bisogni differenti di ciascuno.
Parlare di diversità oggi, ha affermato il dirigente scolastico, specialmente all’interno del contesti socio-educativi, implica che l’istruzione e la formazione siano i luoghi privilegiati per l’inserimento e l’integrazione del diverso nella società.
L’Erasmus si è attuato anche grazie al contributo di partner a livello locale i cui rappresentanti erano presenti all’evento: il Comune di Palagiano, l’Associazione SPRAR-ARCI, il Comitato UNICEF—TARANTO, il C.P.I.A. di TARANTO.
In rappresentanza del Comitato UNICEF – Taranto ha preso la parola la referente della nostra scuola, Francesca Montanaro.
La docente ha ribadito gli interventi messi in campo dall’UNICEF nel sostegno ai bambini immigrati, ha ricordato le attività svolte in partenariato nell’ambito del progetto e strettamente interconnesse con le iniziative di educazione alla pace e alla solidarietà che coinvolgono da sempre il nostro istituto.
Il Sindaco di Palagiano, dott. Domiziano Lasigna, si è complimentato con gli alunni che con il loro entusiasmo e l’attiva partecipazione hanno dato un impulso non indifferente al successo dell’Erasmus.
Il processo di integrazione è intrinsecamente intersoggettivo e presuppone che l’essere umano non sia completo in sé, non sia autosufficiente, ovvero non sia un sistema chiuso, ma si realizzi nel rapporto con gli altri, ha ribadito il Sindaco. Il processo di integrazione, pertanto, non si riferisce al soggetto individuato come svantaggiato o diverso ma all’intera comunità. La buona integrazione implica l’attivazione di una comunità nella direzione di una modifica del proprio status in favore del diverso.
Alessia Vona, in rappresentanza dello SPRAR/ARCI, che ha dato un apporto considerevole alle attività progettuali, con la messa a disposizione di risorse umane, esperti rinomati e strumentali, ha ringraziato la scuola per la collaborazione mostrata nei laboratori proposti dall’Associazione, mirati a promuovere il dialogo interculturale, a favorire una coscienza civica e comportamenti solidali.
La didattica laboratoriale proposta, ha posto attenzione alla partecipazione attiva di ogni allievo, impegnato nella cooperazione fruttuosa nei lavori di gruppo, e al continuo scambio e confronto di idee, opinioni e ipotesi di lavoro. Il ruolo dell’educatore è stato quello di accompagnare i bambini attraverso l’esperienza, senza essere però regista propositivo, ma incoraggiando la libera sperimentazione ed espressione.
Di rilevante importanza nell’attuazione del progetto è stato il coinvolgimento degli ospiti dell’ “Erasmus plus Hestia” attraverso la decorazione dei manufatti in cartapesta precedentemente realizzati dai partecipanti.
Novità per gli alunni della nostra scuola sono state le mobilità in Belgio e in Spagna, rispettivamente nel mese di ottobre 2018 e nel mese di marzo 2019 che alunni e genitori coinvolti hanno raccontato, sottolineando come siano state pietre miliari del loro percorso scolastico e di vita.
I ragazzi hanno riferito con l’entusiasmo dei neofiti le loro esperienze presso le altre realtà scolastiche visitate dove hanno sperimentato altre modalità organizzative e prassi didattiche.
Per non parlare del positivo riscontro degli alunni stranieri in visita a Palagiano nel mese di marzo 2018.
Esperienza qualificante ma che ha richiesto un complesso sforzo organizzativo con un notevole dispendio di energie, nella tessitura di quella rete interconnessa tra i Paesi partner, le famiglie, i ragazzi, la scuola, ha affermato Annamaria Castria, Referente del Progetto.
Tutte le HESTIA PROJECT ACTIVITIES (ben 56), distribuite sulle due annualità, ha continuato la docente, hanno visto l’azione sinergica dei docenti di scuola primaria e secondaria di I grado che si sono interfacciati con i vari stakeholder nell’intento di promuovere un autentico percorso di vita.
Per non parlare del lavoro di pubblicizzazione e di disseminazione del percorso progettuale, dei seminari e dei workshop in modalità multicanale, in primis sulla piattaforma “E-twinning”, appositamente predisposta, su Facebook, sul sito scolastico, sulle TV locali e in modalità cartacea (brochures, giornali, locandine, inviti).
Il monitoraggio e la rendicontazione del progetto nel suo complesso sono stati effettuati dall’Università di Maastricht che ha predisposto i questionari on-line per tutti i paesi partner per docenti, discenti e famiglie con la messa in rilievo dei punti di forza e dei punti di debolezza, nell’ottica del miglioramento delle prestazioni dei sistemi europei di istruzione.
Il giornalista Luigi Abbate, nel suo intervento, ha ribadito come «l’educazione allo sviluppo sociale», finalizzato alla formazione di una mentalità pluriculturale e alla prevenzione di atteggiamenti intolleranti, etnocentrici e nazionalistici parte dalla scuola.
Sviluppare la cultura del rispetto e la consapevolezza della dignità e del valore di ogni essere umano, favorendo nei ragazzi la consapevolezza di sé, la coscienza di essere “altri” rispetto a culture e situazioni diverse, l’importanza della comunicazione e lo spirito di solidarietà sono fiori che germogliano se la scuola getta i semi dell’apertura e del rispetto.
Alla fine degli interventi il buffet multietnico con la degustazione dei piatti tipici locali e dei Paesi dei migranti dello SPRAR/ARCI ha chiuso l’evento.
Si può affermare che il Progetto “Erasmus plus Hestia” ha contribuito a creare un’”identità plurale” (Husserl) in “un vortice di interazioni e di interferenze tra dialogiche multiple” (Morin), poiché si è posto in una dimensione di dialogo, di rispetto e di accoglienza in antitesi con i pregiudizi e i fondamentalismi.
Rocchina GENTILE