Ultima modifica: 10 Novembre 2020

L’Istituto Comprensivo “G. Rodari” in Portogallo con Erasmus+ HESTIA!

Con l’ultimo Transnational Project Meeting “Culturas do Acolhimento e do Entendimento – Contextos diversos para a inclusao” tenutosi a Leiria – Portogallo, dal 19 al 24 Maggio 2019, si è concluso il progetto Erasmus+ HESTIA 2017-19.

A rappresentare l’Istituto Comprensivo “G. Rodari” di Palagiano vi erano il professor Cristian Lentini della Scuola Secondaria di I° grado, le docenti di Scuola Primaria Nunzia Busto e Pompea Gravina e l’insegnante Anna Maria Castria del CPIA di Taranto, nonché referente del progetto.

HESTIA era stato pensato per sviluppare una serie di competenze nei nostri studenti del 21° secolo: personali, interpersonali, di vita e, in particolare, l’attenzione è stata rivolta alla comunicazione, alla collaborazione, al pensiero critico e problem solving, alla creatività ma anche alla tolleranza e alla cittadinanza.

Le cinquantasei attività Hestia svolte, si sono basate sulla metodologia del lavoro di gruppo con laboratori esperienziali, sulla collaborazione e sulla condivisione dei risultati con tutti gli studenti del partenariato.

I temi trattati in maniera esaustiva sono stati i Diritti Umani, Definizione delle Migrazioni, Storie di Migrazione, Scambi inclusivi nella Cultura e nello Sport che hanno coinvolto, nei quattro meeting di formazione, anche i docenti oltre agli studenti.

I risultati ottenuti alla fine dei due anni di progetto, hanno evidenziato un approccio   più tollerante e ricettivo, uno sviluppo delle capacità di intelligenza emotiva, un miglioramento delle TIC e delle competenze di lingua inglese e interculturali che hanno avuto un significativo impatto sul lavoro che si svolge nelle nostre scuole, cambiando le pratiche quotidiane e creando un’atmosfera inclusiva per tutti. Si sono registrati cambiamenti di atteggiamento anche dei genitori nei confronti dei migranti, dopo aver partecipato alle attività, per cui gli effetti positivi del progetto si sono spalmati anche sulla comunità locale.

In Portogallo i docenti italiani, insieme agli altri colleghi dei Paesi partner, Grecia, Belgio, Spagna e Università di Maastricht, sono stati protagonisti attivi di uno scambio diretto delle varie esperienze progettuali proposte nelle proprie scuole di appartenenza. Attraverso il “Survey results” ideato e curato dal professor Zachary Strain, specializzato nella ricerca dei flussi migratori nel mondo, sono stati restituiti, appunto, i dati raccolti in questi due anni e la condivisione delle ricadute didattiche ed educative sulla popolazione scolastica.

Durante la permanenza a Leiria, i docenti del partenariato, hanno condiviso le varie iniziative organizzate dalla scuola ospitante “Jardim – Escola Joao de Deus”: hanno visitato l’edificio scolastico accogliente e organizzato come una casa, osservato nelle classi le azioni didattiche messe in campo dai docenti portoghesi, visitato la città e i luoghi caratteristici, assistito a spettacoli della tradizione popolare e degustato piatti tipici. L’accoglienza è stata realmente calorosa, tutte le attività condivise molto coinvolgenti, divertenti e sicuramente formative.

La piacevole “full immersion portoghese” si è conclusa con la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti al congresso tenutosi presso il Politecnico di Leiria, sull’importanza delle buone pratiche inclusive nel contesto educativo nello specifico e in generale, nelle varie comunità.

Una valutazione sommativa del progetto Erasmus+ Hestia (Helping students in acceptance) ci induce, quindi, a pensare che la comunità scolastica e non, ha risposto in maniera positiva agli interventi inerenti l’inclusione di bambini figli di migranti e non accompagnati provenienti da vari Paesi del mondo. Questo accade in particolar modo all’interno dell’Istituto Comprensivo “G. Rodari” che da tanti anni conduce una linea ben precisa sull’integrazione e sull’inclusione con notevole professionalità ma che, ultimamente, ha visto crescere la presenza di alunni stranieri nei tre segmenti scolastici. Ovviamente non possiamo che essere grati per questa loro scelta.

Cit.“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel possedere altri occhi, vedere l’universo attraverso gli occhi di un altro, di centinaia d’altri: di osservare il centinaio di universi che ciascuno di loro osserva, che ciascuno di loro è”.
(Marcel Proust)

 

Gli ins. Busto N., Castria A.M., Gravina P. e Lentini D.C.




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