Progetto nazionale “Sport di Classe” per la scuola primaria I giochi di fine anno
Anche quest’anno, a conclusione del progetto “Sport di classe”, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), si sono svolti i giochi di fine anno.
Le classi quarte e quinte di scuola primaria si sono “sfidate” in gare di staffetta e di percorsi misti per chiudere, all’insegna dei valori sportivi, il percorso intrapreso nel mese di dicembre con il tutor sportivo Claudio Ranieri, preziosa risorsa per la nostra scuola.
Tra le attività svolte nel corrente anno scolastico, il tutor ha impegnato i bambini in giochi con la “peteca” (calzino riempito con carta) e con il “roverino” (corda chiusa in modo da formare un cerchio dal diametro di venti centimetri circa).
Gli alunni hanno anche partecipato al concorso del progetto con l’invenzione di un racconto sui valori che veicola lo sport con relative rappresentazioni grafico – pittoriche.
Entusiasti e pienamente coinvolti, i bambini delle varie classi hanno effettuato i giochi, alternandosi in palestra con partecipazione sentita.
Il percorso del progetto “Sport di classe” ha risposto a quanto previsto in fase progettuale: i giochi hanno potenziato, oltre le competenze motorie specifiche, le competenze trasversali.
Si è dato risalto agli aspetti legati alla corporeità, alle sue funzioni, al consolidamento e allo sviluppo delle abilità motorie e sportive, ma anche agli aspetti comunicativi e relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo.
Le attività motorie e sportive, infatti, sono una risorsa culturale riconosciuta e consolidata nell’ambito delle moderne Scienze dell’Educazione; il loro contributo assume un valore formativo che si connette a quello delle altre discipline nel favorire i processi di apprendimento, maturazione della personalità, socializzazione e crescita come soggetti attivi, responsabili ed equilibrati.
I giochi hanno puntato: allo sviluppo delle capacità di leggere le proprie emozioni e a gestirle nei rapporti interpersonali, all’attivazione di modalità relazionali positive, esprimendo in modo adeguato la propria affettività attraverso forme di cooperazione e tutoraggio, all’assunzione delle proprie responsabilità, al rispetto di sé e degli altri, alla collaborazione per “star bene con sé stessi e con gli altri”.
Il movimento, il gioco e il rispetto dell’altro e delle regole rappresentano, altresì, importanti veicoli di inclusione sociale e di contrasto alle problematiche legate al disagio giovanile.
In sintonia con i principi dell’autonomia scolastica, si sono promosse attività motorie e sportive, organizzando situazioni di apprendimento che hanno facilitato esperienze, scoperte, prese di coscienza e abilità nuove, individuali e collettive, che possono diventare patrimonio personale dell’alunno, all’interno del curricolo scolastico.
Rocchina GENTILE