Ultima modifica: 9 Aprile 2019

“Un salto nello spazio”

Venerdì 29 marzo, le classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’onore di poter visitare, a Matera, il Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo”, una delle principali strutture tecnologiche del Mezzogiorno e una delle più avanzate infrastrutture spaziali in Europa. Il polo spaziale, costituito dal centro di geodesia spaziale dell’Asi e dal centro spaziale di Matera di e-Geos, è leader nella fornitura di dati scientifici di altissima precisione agli utenti di tutto il mondo. All’arrivo al centro ci ha accolto il Dott. Vespe che ha illustrato le principali attività del centro partendo proprio dal significato di “Geodesia” e dalle prime misurazioni della circonferenza terrestre ad opera di Eratostene, nel 250 a.C. Con estrema chiarezza ha spiegato in che modo la geodesia spaziale si occupa di determinare la forma della Terra, le caratteristiche del campo gravitazionale, lo spostamento dei poli, le maree terrestri e i movimenti della crosta terrestre. Abbiamo visitato, poi, parte della struttura che ospita circa 100 dipendenti in gran parte ingegneri, fisici, matematici, informatici, astronomi e operatori tecnici. Imponente, con i suoi 20 metri di diametro, ci è sembrata la grande antenna radioastronomica VLBI che, come ha spiegato il dott. Vespe, lavora da vent’anni per ricevere radioonde da sorgenti naturali (quasar) grazie alle quali viene misurata la rotazione terrestre e l’orientazione della terra nello spazio. Infine, molto interessante è risultato per i nostri ragazzi poter osservare da vicino quello che in apparenza poteva sembrare un telescopio astronomico protetto da una cupola mobile. In realtà è uno strumento che spara potenti raggi laser verso satelliti artificiali che orbitano attorno alla Terra, dotati di retroriflettori. Alla fine della nostra visita ci è stato detto che, solitamente, i visitatori della struttura sono studenti liceali o di istituti tecnici, ma i nostri giovani alunni hanno ricevuto i complimenti da parte degli operatori del centro, per l’interesse e per l’educazione dimostrati. Colgo l’occasione per ringraziare la Dott.ssa Tina Lore’, che ha reso possibile la nostra visita al centro e mi auguro che qualcuno, tra i nostri studenti, un giorno possa far parte di questa prestigiosa equipe di scienziati.

                                               Prof.ssa Catia Casamassima

 

 




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