Ultima modifica: 7 Febbraio 2019

27 gennaio: una giornata che rimarrà nella memoria!

È stata veramente una splendida giornata per gli alunni della scuola secondaria di 1° grado “G. Rodari” che hanno partecipato a due importanti iniziative: alle gare di matematica promosse dal liceo “G. Battaglini” e al concorso letterario sul tema: Il mito di Orione, promosso dal Liceo Statale “Archita”.

Dopo lo splendido secondo posto ottenuto lo scorso anno ai giochi matematici, anche quest’anno abbiamo voluto partecipare a questa interessante gara. I nostri “campioni”, Antonio Iasiello, Gerardo Teutonico, Michele Scialpi (3C), Alessio Coppola e Marianna Favale di (3A), Salvatore Dipersia e Simona Di Benedetto  (3B), con entusiasmo e determinazione, hanno dedicato tempo e risorse per prepararsi a questo appuntamento.  La gara si è svolta al meglio di tre incontri nei mesi di dicembre e gennaio fino ad arrivare alla finale del 27 gennaio. Le scuole partecipanti sono state diverse: Colombo, Salvemini, Sciascia, Don Sturzo, Frascolla, De Carolis e Martellotta. Il primo incontro il 4 dicembre, ha avuto luogo in una delle aule del liceo, piena di ragazzi che discutevano, scrivevano, eseguivano calcoli cercando l’esatta strategia risolutiva per quesiti a diverso punteggio. Da quel giorno nei ragazzi del gruppo è cominciato a nascere un affiatamento e una gran voglia di farcela che li ha portati ad una finale avvincente che li ha visti vincitori. La preside del liceo, Prof. ssa Patrizia Arzeri ha premiato i campioni donando loro una coppa, medaglie e un tablet ad ogni componente della squadra.

Nello stesso momento, nell’Aula Magna del liceo Archita si svolgeva la premiazione del Certame letterario “in Mytho Veritas”.

Il concorso, finalizzato a promuovere tra i giovani la pratica della scrittura creativa e a diffondere la conoscenza della cultura classica e scientifica, era centrato sul mito di Orione e sulla nascita delle Pleiadi.

I ragazzi non solo hanno conosciuto e approfondito il mito di Orione ma, soprattutto, hanno potuto riflettere su questioni molto attuali, ad esempio su chi perseguita e tormenta una persona che non ricambia il suo sentimento; sull’amore che non è accanimento persecutorio ma è volere il bene dell’altro nel rispetto della sua persona.

Il concorso diviso in due sezioni scientifica e letteraria, ha visto la partecipazione di alcuni ragazzi delle classi terze con diversi elaborati e produzioni multimediali.

Per la sezione scientifica, seguiti dal professor Lentini, si sono classificati: al primo posto gli alunni Rossella Scarcia (3C), Carmen Favale e Salvatore Di Persia (3B); al terzo posto le alunne Sofia Infante e Giada Gigante (3B). Per la sezione umanistico-letteraria al terzo posto si è classificato Diuedonnè Piccolo (3C) con una poesia dal titolo “L’amore di Orione…era vero amore”?

Noi docenti siamo fieri di questi traguardi, convinti che la passione, l’impegno, la collaborazione e l’affiatamento tra i nostri ragazzi siano ingredienti fondamentali per raggiungere un obiettivo ed un formidabile trampolino di lancio per sfide future. A loro, che tra qualche mese spiccheranno il volo per la scuola secondaria di secondo grado, i nostri più vivi auguri per un futuro ricco di soddisfazioni e…ad maiora.

 

L’amore di Orione…era vero amore?

 

Se alzo gli occhi al cielo in una limpida notte di autunno

posso scorgere

tra tanti astri, una stella lucente.

E’ Orione che ancora insegue le Pleiadi

che per sfuggirgli,

 in morte come in vita,

 corrono verso l’orizzonte

fino al sorgere del giorno.

E allora mi chiedo

perché mai una donna dovrebbe fuggire dinanzi ad un uomo?

Forse costui non ha saputo amarla?

Forse ha paura di quell’uomo?

Ma questo non può essere amore!

Amore vuol dire dolcezza, rispetto, comprensione,

Amore è gioia, non fa paura e non ti allontana

Amore unisce, riscalda i cuori e regala sorrisi.

E allora capisco

Se quello di Orione fosse stato vero Amore

puro e sincero,

lì nel cielo la sua stella sarebbe stata al centro

circondata da tante altre stelle

che brillando intorno a lui

 non lo avrebbero mai lasciato nell’oscurità!

                                                               Diuedonnè Piccolo




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