Ultima modifica: 19 Dicembre 2018

“IL CIELO IN UNA PALESTRA: il planetario mobile”

Anche quest’anno, la palestra del nostro plesso di Scuola Primaria, l’11 Dicembre 2018, ha ospitato un planetario mobile Gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria affiancati dalle classi 5C e 5D della Scuola Primaria, nell’ambito del  progetto Continuità, alzando gli occhi al cielo, hanno potuto ammirare la volta celeste, così come la si può vedere ad occhio nudo nelle migliori condizioni ambientali, senza inquinanti atmosferici e senza il disturbo dell’illuminazione notturna. Seduti per terra e con il naso all’insù, i nostri ragazzi  hanno assistito ad uno spettacolo meraviglioso: i moti luminosi delle costellazioni, della Via Lattea e di quelle stelle che, sin dall’antichità, hanno ispirato miti e leggende. Collegando i punti e con un po’ di fantasia, hanno ammirato la costellazione di Orione,  il gigante cacciatore impegnato in un combattimento con il Toro; i minori  si sono appassionati al mito di Andromeda e Perseo raccontato dalle sue stelle e a riconoscere le più popolari costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore.  Tracciando poi semplici traiettorie sulla volta celeste è stato spiegato come riconoscere la più nota tra le stelle del cielo notturno, la stella polare, utile riferimento per i navigatori e Sirio, la più splendente tra le stelle. Attraverso un modernissimo sistema di proiezione digitale “Full-dome”, cioè a 360°, gli alunni sono stati letteralmente avvolti da immagini affascinanti e coinvolgenti con un incredibile effetto tridimensionale. Il concetto di volta celeste, simulato perfettamente in un orizzonte ben visibile, ha permesso di cogliere il punto in cui il Sole, durante le quattro stagioni, sorge e tramonta, di viaggiare tra i pianeti del nostro sistema solare come in una navicella spaziale e guardare da vicino il nostro satellite naturale, con i suoi mari e le sue terre. Molto suggestive sono risultate inoltre le immagini relative alle tante missioni spaziali. Impresso rimarrà nei nostri alunni il volto del cosmonauta sovietico Jurij Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio nell’ormai lontano 1961. La visita al planetario mobile e le appassionanti spiegazioni dei due astrofili ci hanno permesso di vivere un’esperienza piacevole e altamente didattica, grande è risultato l’interesse dei minori. Facendo nostra una frase di   Stephen Hawking non possiamo che dire agli alunni Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’universo esiste. Siate curios”.

Prof.ssa Catia Casamassima




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