Ultima modifica: 10 Dicembre 2018

La mia bussola: l’orientamento come valore permanente nella vita di ogni persona

L’orientamento assume un posto di assoluto rilievo nella progettazione educativa di istituto.

Le cause principali dell’insuccesso formativo a livello di scuola secondaria di secondo grado e di università, infatti, vanno ricercate nella scarsa consapevolezza che gli studenti hanno delle proprie potenzialità ed attitudini, della non conoscenza dell’offerta formativa complessiva del sistema d’istruzione e formazione, delle prospettive di sviluppo economico e delle nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro.

L’orientamento si inserisce negli obiettivi dell’Europa 2020 e si prefigge di migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione.

L’ Avviso pubblico 2999 del 13/03/2017 “Orientamento formativo e rio-orientamento” ha messo a disposizione delle scuole risorse al fine di favorire azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi, universitari e lavorativi.

Il nostro istituto ha presentato un progetto articolato in cinque moduli formativi della durata di 30 ore cadauno, che sono stati finanziati per un importo complessivo di € 23.952,60:

  • “Mi guardo allo specchio: questo/a sono io”;
  • “Una bussola tra le mani”;
  • “Il filo di Arianna” ;
  • “Eureka” ;
  • “Cosa sarò da grande”.

Il Progetto presentato scaturisce anche dall’ analisi del RAV (Rapporto di Valutazione) nel quale è stata individuata la necessità di migliorare la gestione organizzativa del monitoraggio dei dati relativi ai risultati degli studenti nel percorso scolastico successivo.

I moduli sono rivolti ad alunni di classe seconda e terza di scuola secondaria di I grado e si effettueranno tra il mese di dicembre 2018 e il mese di maggio 2019.

I tutor dei moduli formativi Attilia Putignano, Simona Guagnano, Palmo Liuzzi, Maria Grazia Cannarile, Catia Casamassima affiancheranno gli esperti che sono stati individuati dalle scuole con le quali è stato sottoscritto un protocollo di intesa: I.P.S.S. “Lentini – Einstein” – Mottola, I.I.S.S. “De Ruggieri – Massafra, I.I.S.S. “Bellisario – Sforza” Ginosa – Palagiano.

I percorsi intendono promuovere le condizioni favorevoli al pieno sviluppo delle potenzialità educative e all’integrazione di tutti gli alunni, anche attraverso una personalizzazione del curricolo e il potenziamento negli studenti della capacità di scelta consapevole nel ventaglio della flessibilità formativa.

Si proporranno esperienze di apprendimento diversificate che rinforzeranno la motivazione e la capacità di comunicare, di assumere iniziative personali e di agire collaborativamente.

Si individueranno e si valorizzeranno le motivazioni, le attitudini e gli interessi, mirando a favorire capacità di scelte autonome e responsabili.

Si farà uso di metodologie attive e delle TIC, che promuovono lo sviluppo del ragionamento logico e critico, atte a migliorare l’apprendimento delle materie scientifiche, soprattutto della fisica, al fine di arginare il problema delle vocazioni scientifiche, di favorire l’inclusione sociale, il dialogo interculturale e il contrasto alla differenza di genere.

Le risorse stanziate permetteranno di sopperire alla scarsità di fondi ad hoc per attivare progetti significativi che amplino il tempo scuola finalizzato ad una corretta scelta dell’indirizzo di studi della secondaria di II grado.

 

Come recitano le Indicazioni nazionali «…l’obiettivo della scuola è di “formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri”, per essere l’uomo e il cittadino che la comunità internazionale si attende da lui, al termine del primo ciclo scolastico. L’allievo viene posto al centro di ogni proposta didattica;…

Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso) sono diventate competenze personali di ciascuno.»

 

Rocchina GENTILE




Link vai su