“La ragione incontra l’emozione” XIII Giornata nazionale del malato oncologico
Il cancro, malattia che ancora oggi ogni anno provoca la morte di migliaia di persone, si può curare. E’ questo il messaggio dell’evento tenutosi nell’auditorium “F.lli Asta” nella serata del 1 giugno, in occasione della “XIII Giornata del malato oncologico”.
Dopo i saluti del D.S., Pietro Rotolo, e del Sindaco del Comune di Palagiano, Domiziano Lasigna, si è entrati nel vivo della serata.
Organizzata da un gruppo di volontari dell’Associazione “Echeo”, dal D.S. Piero Rotolo, da Luciano Martucci, biologo nutrizionista dello sportello nutrizionale oncologico PANDORA – IDEA, dagli psicologi psicoterapeuti Marina Schiavone e Donato Martucci, il convegno ha trattato il delicato tema della malattia in tutti i suoi aspetti, dalla sua prevenzione ai trattamenti durante il decorso, alle implicazioni di carattere psicologico che essa comporta.
La Prof.ssa Antonella Borrello, moderatrice della serata, a proposito di quest’ultimo punto, ha dichiarato che ciascun malato vive la propria sofferenza in modo soggettivo; non c’è un’unica ricetta che vada bene per tutti. A tal proposito Marina schiavone e Donato Martucci, hanno ribadito che gli interventi psicoterapeutici devono essere volti a non deprimere ulteriormente né chi ne è affetto nè i suoi familiari, ma a dare loro la forza per affrontare tutto l’iter terapeutico-riabilitativo.
Da qui il titolo dato all’iniziativa: combattere il cancro sotto tutti i fronti, aiutare chi sta combattendo contro il male, dotandolo degli strumenti terapeutici e psicologici per non farsi sopraffare.
Guarire dal cancro oggi è possibile, nonostante il crescente tasso di incidenza della malattia. Nel 2030 il cancro sarà la causa principale di morte nel mondo. Nel 2017 si sono stimati in Italia 369 mila casi. Grazie ai progressi della ricerca, che ha portato innovazioni terapeutiche, la mortalità è in calo e il tasso di sopravvivenza è aumentato.
Sono necessari, però, interventi preventivi e diagnostici che consentano un intervento tempestivo, al primo stadio della malattia.
La diagnosi precoce è, dunque, il metodo più efficace per combattere la patologia ed è necessario diffonderne la cultura. I dati statistici, infatti, come ha sottolineato nel suo intervento la dott. ssa Agnese Latorre, dirigente medico I liv. ospedale oncologico di Bari “Giovanni Paolo II”, documentano che la popolazione non effettua in modo sistematico controlli che possono evitare trattamenti invasivi e dolorosi o salvare la vita. Spesso si interviene quando la malattia è ad uno stadio avanzato con una drastica riduzione delle possibilità di sconfiggerla.
Importante risulta anche il regime alimentare che può contrastare o favorire la diffusione dei tumori, come ha dichiarato il Dottor Luciano Martucci. La dieta mediterranea povera di zuccheri, l’uso moderato di alcol e di cibi ricchi di grasso sono senz’altro un valido strumento di prevenzione a cui vanno associati i dovuti controlli preventivi.
Noi possiamo, dunque, fare tanto per contrastare la malattia.
“We can. I can”, il motto del “World Cancer Day”, deve essere per tutti noi non un auspicio ma un imperativo per lasciarci alle spalle il cancro.
Rocchina GENTILE